L'analisi delle acque richiede sempre molto spazio per conservare 2 flaconi di campione fino a 21 giorni a 4 °C e molto tempo da parte dell'operatore, fattori che possono causare errori. Per ridurre i tempi e gli spazi necessari e minimizzare l'errore umano, sono necessari nuovi metodi automatizzati.
La microestrazione automatizzata in fase solida ha permesso di ridurre la quantità di campione necessaria per l'analisi.
Per aumentare il recupero di estrazione è stato impiegato un modulo automatizzato per il cambio delle fibre (MFX), che, abbinato alla selettività, sensibilità e riproducibilità di GC/MS/MS, ha permesso di ottenere i limiti di rilevabilità richiesti dalle normative nazionali e internazionali.
I risultati preliminari hanno mostrato un percorso incoraggiante da seguire per ottenere uno strumento completamente automatizzato e modulare per l'analisi delle acque, che sarà ulteriormente implementato e ottimizzato aumentando il numero di composti analizzati e la produttività analitica.